Il giovane talento torinese Masa Squiat approfondisce le tematiche del suo nuovo EP, “Chi l’avrebbe detto”, rivelandoci curiosità ed ispirazioni che stimolano il suo processo creativo

Ciao Masa, piacere di conoscerti. Sei il primo rapper in Italia a pubblicare un album in NFT. Cosa significa per te questo?

Bella raga, mah in realtà è nata un po’ per gioco questa idea di fare gli Nft. Ed è merito del mio beatmaker Afterouge che ha avuto la pensata di realizzarli.
Potrà significare tanto se tra dieci anni io farò ancora musica e gli Nft diventeranno una realtà consolidata nel mercato discografico.
A quel punto avremo scritto un pezzetto di storia.
Se non sarà così è stato comunque figo essersi tenuti al passo con i tempi.

Di cosa parla il tuo nuovo disco?

Il disco è un ventaglio di  argomenti, strettamente personali, il file rouge che collega il tutto è il concetto di “vita”, che ripesco più volte nel corso delle strofe.
Poi ci sono spunti che raccontano del quartiere, delle storie sfumate, di sbronze, del lavoro che non piace, degli amici al bar, della solitudine, la famiglia, la musica, c’è parecchio vissuto in questo progetto.

C’è una traccia del progetto a cui sei più legato? Se sì, perchè?

Si ed è “CV”( Curriculum Vitae), è il brano che racchiude meglio il concept del disco, e racconta senza troppi filtri tutta la mia storia.
Anche se in realtà sono affezionato a tutte le tracce.

Lasciamo un attimo da parte la musica: cosa ti ha ispirato per la scrittura dei brani dell’album? Film, libri, rapporti umani…

Premetto che mi piace molto leggere, nel corso di questi mesi i libri che hanno inconsciamente  influito nella stesura dei brani sono stati “Panino al Prosciutto” e “Storie Di Ordinaria Follia” di Bukowski, poi “Tropico Del Cancro” di Henry Miller ed infine “Caos Calmo” e “Terre Rare” di Sandro Veronesi.
Questi sono quelli che ora mi vengono in mente, di esperienze vissute invece un infinità, che poi sono quelle il vero motore pulsante per scrivere, puoi leggere quanto vuoi ma se poi non vivi hai poco da dire realmente.

Hai altri progetti in cantiere?

Si ma non possiamo svelare nulla  per motivi discografici, nel mentre tritatevi per bene “Chi L’Avrebbe Detto”.
Un saluto a tutti e grazie per lo spazio concessoci.