Eakos ci parla del suo nuovo singolo “Che fatica”, brano recepito già in maniera molto positiva da parte del pubblico e punto di partenza importante per il futuro della carriera del giovane rapper
Il pubblico sta recependo positivamente “Che fatica”? Cosa ti scrivono più spesso i fan?

Direi che l’impatto è stato sicuramente positivo. Nonostante le grandi differenze in termini di musicalità rispetto ai miei pezzi passati, “Che Fatica” è stata in grado di dire la sua a livello di pubblico. Anche le persone che mi scrivono hanno apprezzato questo cambio di direzione e devo dire che la cosa mi ha fatto molto piacere.

Il beat di “Che fatica” è stato cambiato più volte prima di arrivare al prodotto finale oppure non hai avuto dubbi sin da subito?

Il beat di “Che fatica” in realtà è stato un lampo di genio del mio produttore, MSFT. Inizialmente avevamo registrato su una base molto più cupa e sicuramente più in linea con i miei lavori precedenti. Poi un giorno Alessandro (MSFT, ndr) si è probabilmente svegliato storto, o magari ha ricevuto qualche energia positiva da qualche pianeta o da qualche entità strana e ha cambiato totalmente il mood del beat, passando da “sad” ad “happy”. Poi, quando me l’ha mandata, ho capito subito che quella era la versione su cui dovevamo puntare.

Generalmente come funziona il tuo processo di scrittura? Senti prima il beat e poi scrivi?

Tendenzialmente è più o meno così. Prima di tutto ho la necessità di ascoltare una melodia, un groove accattivante che mi ispiri in un qualche modo. Successivamente le parole ed i concetti che vorrei esprimere vengono fuori in automatico, senza troppi sforzi.

“Che fatica” può rappresentare un punto di svolta nella tua carriera?

Beh direi che “svolta” è una parola troppo grande per il momento. Però credo che possa essere un mattone molto importante per la mia carriera artistica.

Quanto è difficile evolversi per un artista? Può essere un processo doloroso?

L’evoluzione di un artista è qualcosa di fortemente soggettivo. Ognuno ha il suo percorso, i suoi ostacoli da superare, i suoi imprevisti e tutto il resto. Evolversi in alcuni casi può essere doloroso, altre volte invece potrebbe essere un processo super naturale che non implica particolari rinunce. Non vorrei ripetermi, ma credo davvero che sia qualcosa di totalmente personale e soggettivo.