E’ disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming “Baricentro” (Noize Hills Records), il nuovo singolo degli Overture.

Il brano nasce dalla consapevolezza di voler trovare il proprio equilibrio, che sia all’interno di un contesto musicale o che si tratti di una questione di crescita personale nella propria dimensione quotidiana.

Tante sono le contraddizioni della società odierna che inducono gli individui – soprattutto i giovani della generazione Z – a non sapere da che parte stare pur sentendo la pressione di doversi schierare a tutti i costi.

Ecco la nostra intervista agli Overture.

 

“Baricentro” vuole rappresentare continuità o rottura con il vostro Ep?

Baricentro rappresenta un punto di rottura per il nostro stile e per la nostra concezione musicale. Stiamo trovando la nostra strada e in questo momento ne siamo consapevoli più che mai. Da questo nuovo singolo noi per primi e i produttori abbiamo notato una sorta di crescita, sia nel modo di lavorare in studio sia nel modo di usare
quattro teste diverse assieme. Quindi si, Baricentro è il punto di rottura.

Cosa state ascoltando in questo periodo?

In questo periodo stiamo ascoltando molta musica estera ma anche italiana, distanziandoci dal rap, anche se il cantato nei nostri testi è prettamente scritto in rima. Questo perché ci siamo accorti che nel produrre se si ascoltano cose nuove, e particolari influenzano il gusto musicale.

Il vostro nuovo singolo si ispira a qualcosa?

Baricentro non si è ispirato diciamo a niente, è stata più che altro un’esigenza di esprimere lo stato d’animo in cui ci trovavamo, ovvero il fatto di non potersi muovere in una situazione di pandemia globale. Una situazione di stallo, dove volevamo ballare e divertirci.

Vi manca suonare dal vivo?

Ci manca moltissimo suonare dal vivo, essendo una band è la cosa che più ci fa sentire vivi, il contatto con il pubblico, l’adrenalina sul palco. Speriamo che quest’estate ci sia la possibilità di fare qualcosa.