“La Bélle Epoque” è il nuovo album di Loge, disponibile in streaming su Spotify e su tutti i digital store, fuori per Gold Leaves Academy.
A pochi mesi di distanza da “Exit” – disco definito “duro e credibile” da Rockit -, il rapper classe ’94 Loge torna con un nuovo progetto, a confermare la sua produttività e, soprattutto, la sua chiara interpretazione del genere. “La Bélle Epoque”, infatti, a livello stilistico riprende da dove si era interrotto il disco precedente: un manifesto coerente di ciò che il rap rappresenta per Loge, fatto di credibilità, verità, onestà e nessun pelo sulla lingua.
“La Bèlle Epoque” è caratterizzato da un fil rouge tematico, quello della libertà. Il titolo fa riferimento al cambiamento storico tra il pre e il post Prima Guerra Mondiale, un evento la cui portata ha inciso negativamente sulla libertà di tutta la società. Lungo tutto il disco, in maniera più o meno esplicita, Loge riflette sul paradosso dei giorni nostri, in cui ad una libertà apparentemente assoluta corrisponde un’omologazione talmente generale da spingere a chiedersi se, in effetti, questa libertà ci sia davvero.
Ad accompagnarlo in questo racconto ci sono diversi nomi: Vacca – uno dei primi a credere nel suo talento, DJ MS, JoJizzle, Lethal V e William Richback. Le produzioni, curate da Sk8 Beatz, LT Studio e Red Sinapsy, danno vita ad un tappeto sonoro variegato, libero dalla necessità di cavalcare i trend del momento; anzi, ribaltando il paradigma, Loge sceglie alcuni dei sound più in voga e li utilizza in maniera opposta al trend, come il “HIT”, singolo che anticipa il disco. Da brani più incalzanti a pezzi più riflessivi, da mood festaioli ad altri più cupi, le sfumature di “La Bélle Epoque” variano a 360 gradi.